PUNO
DA FARE:
La città e’ nota come base di partenza per escursioni sul lato peruviano del lago Titicaca. Noi la sconsigliamo. Le isole galleggianti sono una pacchianata ad uso e consumo di turistoni americani. E poi sul lato boliviano tutto costa la metà.
DORMIRE:
Maison D’Lago – 40 S camera doppia con bagno privato e colazione inclusa – un hotel in stile locale situato in centro, con camere pulite e spaziose, dotato di wifi e tv satellitare. Niente di speciale, ma per una notte di passaggio si adatta allo scopo.
AREQUIPA
DA FARE:
La città era un antico centro coloniale e ne mantiene viva la memoria grazie ad un’architettura piacevole e molto ben conservata. Chiese spagnole, piazze porticate e antichi monasteri. E’ la base di partenza per il trekking al Canyon del Colca, ma diffidate delle agenzie, non sono assolutamente necessarie. Dalla stazione degli autobus tutti i giorni partono diversi mezzi in direzione Cabanaconde. Raccomandato partire sul presto.
DORMIRE:
Posada del Virrey – 40 S camera doppia senza bagno – offre camere spaziose ricavate in una vecchia casa coloniale, un terrazzo con gazebo e divanetti, una piccola cucina per gli ospiti e la gestione e’ davvero gentile e simpatica. Un ottimo posto.
CABANACONDE
DA FARE:
Raggiungibile da Arequipa con almeno sei ore di viaggio mozzafiato, e’ l’ultimo avamposto in cui è possibile rifornirsi di acqua e cibo a prezzi ragionevoli prima di intraprendere il trekking. Da non perdere l’alba al Mirador Cruz del Condor per assistere al risveglio di questi dominatori del cielo.
DORMIRE:
Hostel Villa Pastor – 12 S a persona in camera doppia con bagno privato – le stanze all’ultimo piano sono gelide, perché completamente vetrate. Quelle ai piani inferiori invece lasciano un po’ a desiderare e mostrano i segni di una pulizia un po’ approssimativa. In ogni caso e’ una delle soluzioni più economiche in paese.
CAÑÓN COLCA
DA FARE:
Optiamo per un trekking di tre giorni, due notti, senza tour e senza guida. I gruppi che scendono quaggiù accompagnati sono ridicoli, perché la strada e’ a prova di imbecille. Il primo giorno ci alziamo all’alba, prendiamo un autobus locale per andare al Mirador Cruz del Condor e rientrare in paese un paio d’ore dopo. Quindi scendiamo nel Canyon dal lato di San Juan, dove passiamo la prima notte. Il secondo giorno ci spostiamo all’oasi e ci godiamo un rilassante pomeriggio in piscina. L’ultimo giorno e’ il più duro, ci alziamo presto per affrontare la salita all’ombra. Si possono anche noleggiare degli asinelli, ma il percorso davvero è fattibile. Copriamo un dislivello di milleduecento metri in pochi chilometri di ascesa. In realtà ce la caviamo in poco più di due ore e arriviamo in tempo per l’autobus delle undici che rientra ad Arequipa.
DORMIRE:
San Juan – Posada Gloria – 10 S a persona in camera doppia senza bagno – belle camere in un bel giardino. Bagno esterno con doccia calda. La gestione e’ un po’ aggressiva ed i prezzi del ristorante un furto, ma purtroppo ci sono poche altre opzioni.
Oasis Sangalle – Oasis Las Palmeras – 15 S a persona in camera doppia senza bagno – un posto da sogno sul fondo del canyon. Giardini fioriti, piscina termale, piccoli bungalow in legno di cactus. Delizioso.
CUZCO
DA FARE:
La città e’ molto bella e sicuramente merita un giorno per girovagare tra le piazze ed i palazzi coloniali. Da qui si parte per raggiungere Aguas Calientes e Macchu Picchu, in treno se si è pigri e spendaccioni, in autobus e a piedi se lo si è un po’ meno. Dal Terminal Santiago si prende un autobus in direzione Quillabamba. Scesi a Santa Marìa, si prosegue con alcuni mezzi locali verso Santa Teresa e l’Idroelettrica, dove finisce la strada. Da li sono meno di tre ore di camminata in pianura, seguendo i binari del treno fino ad Aguas Calientes.
DORMIRE:
Atawkama Hostel – 54 S in camera doppia con bagno in comune e colazione inclusa – l’ostello e’ molto bello e ben attrezzato. Camere nuove, bagni sempre puliti, cucina funzionale, uno spazioso cortile interno arredato con piante e tavoli. Il wifi però e’ lentissimo.
Pakari Hostal – 15 S a persona in dormitorio da due con bagno in comune – la differenza di prezzo sicuramente si sente, ma credo sia uno dei posti più economici in città. E’ un posto più ruspante ma comunque pulito. La cucina ha di tutto, basta solo trovarlo. La gestione e’ particolare, ma e’ sufficiente entrare in sintonia con lo spirito del luogo.
AGUAS CALIENTES
DA FARE:
La città capolinea del treno alle porte del Macchu Picchu. E’ una moderna località turistica nel bel mezzo della Cordillera adatta ad ogni genere di portafoglio. Cercando si possono ancora trovare camere economiche e consumare pasti semplici e abbondanti nel mercato locale. In paese si trova una biglietteria per accedere al parco ed un servizio navetta che a cifre esorbitanti conduce fino al cancello d’ingresso. Altrimenti la salita a piedi prevede quarantacinque minuti di scale spaccapolpacci.
DORMIRE:
Hostal Puñuy Huasi – 40 S in camera doppia con bagno privato – la camera sembra ottima, purtroppo dal lato strada la luce dei lampioni passa dalle finestre ed illumina a giorno la stanza per tutta la notte. Dal lato fiume il rumore del torrente e’ tanto forte che non si riesce quasi a dormire. Una notte in bianco ci spinge a non tornare.
Hostal El Mirador – 30 S in camera doppia con bagno privato – la stanza e’ senza finestra e per questo un po’ umida. A parte questo e’ pulita e tranquilla. Buona la connessione internet.
AYACUCHO
DA FARE:
E’ considerata la capitale peruviana dell’artigianato, oltre ad essere un vivace centro universitario. L’architettura coloniale e’ interessante, anche se meno sfarzosa di Cuzco o Arequipa. Però non e’ assolutamente commercializzata, e per questo più autentica. Vale la pena fermarsi un paio di giorni.
DORMIRE:
Hostal Ayacuchano – 25 S in camera doppia con bagno privato – guesthouse molto basica, ci fermiamo solo una sera perché l’acqua, anche quella fredda, funziona solo a sprazzi.
Hostal 3 Mascaras – 42 S in camera doppia con bagno in comune – ostello molto più accogliente del precedente. La titolare e’ un’anziana signora che si prende cura molto attentamente dei propri ospiti, del patio con giardino, dei cagnetti e dei pappagalli che ci vivono.
HUANCAYO
DA FARE:
E’ una delle città più’ grandi della Cordillera, anche se l’interesse dal punto di vista turistico e’ quasi nullo. Ci va bene perché ci imbattiamo in una sfilata di costumi tipici per una non ben specificata festività, così passiamo una bella giornata girovagando nel colorito mercato, provando creativi piatti locali e ciarlando con i locali, curiosi di vedere due stranieri in città.
DORMIRE:
Hotel Confort – 20 S a persona in camera doppia con bagno privato – Albergo di medio livello ma a prezzi economici, con camere enormi. Va benissimo per una notte o due.
LA MERCED
DA FARE:
Per noi e’ un punto di transito verso la parte più selvaggia dell’Amazzonia. Niente di speciale, ma qualche buon ceviche ed un clima piacevole ci convincono a restare in città un paio di giorni, anche se uno sarebbe più che sufficiente.
DORMIRE:
Hospedaje Santa Rosa – 30 S in camera doppia con bagno privato – la guesthouse e’ carina, anche se la gestione e’ un po’ taciturna. Serve allo scopo.
PUERTO BERMUDEZ
DA FARE:
Da qui inizia la selva. Si possono organizzare trekking sulle montagne circostanti alla scoperta di cascate e villaggi, con la speranza di osservare qualche animale selvatico, ma quando ci arriviamo noi la piogge non sono ancora del tutto passate e ci viene sconsigliato di metterci in marcia. Ci consoliamo con una gita in barca ad un villaggio degli indigeni Ashaninka, due ore più a monte.
Ma l’attrazione più grande del paesino e’ senza dubbio Jesus, il nostro scorbutico ospite basco.
DORMIRE:
Albergue Humbold – 18 S a persona in camera doppia con bagno in comune – di gran lunga il migliore ostello del paese, per non dire dell’intera Amazzonia, probabilmente. Jesus ti tratta come un vecchio zio brontolone, ma a modo suo e’ molto simpatico ed e’ una fonte eccezionale di informazioni sulla zona circostante. Vale la pena venire fino a qui per conoscerlo!
PUCALLPA
DA FARE:
E’ la nostra base di partenza per la discesa in battello lungo il fiume Ucayali, fino a Iquitos. Ci sono diverse compagnie che offrono il servizio, ma le barche non partono tutti i giorni. Aspettano di riempire la stiva. Il viaggio ha una durata variabile da cinque a sette giorni a seconda delle condizioni del fiume e di eventuali guasti. Sconsigliata la cabina, perché trattasi di piccoli forni crematori disposti sul tetto in pieno sole e con poca aria. Molto meglio l’amaca. E’ necessario munirsi di repellente super potente e di frutta o altri generi alimentari per variare la dieta monotona offerta dalla mensa. I bagni comuni sono sorprendentemente abbastanza puliti e dotati di docce che però utilizzano l’acqua fangosa del fiume. In città contattiamo Cesar, guida che ci organizza una permanenza di alcuni giorni nella foresta amazzonica, a metà strada tra Pucallpa e Iquitos. Ottimo servizio a prezzo economico. Per maggiori info visitarne http://www.viajeselvaperu.com.
DORMIRE:
Hospedaje Richard – 50 S in camera doppia con bagno privato e colazione inclusa – un alberghetto locale vicino al centro, comodo e pulito.
IQUITOS
DA FARE:
La città e’ immensa e fa impressione il pensiero che non ci siano strade a collegarla con il resto del Perù. Da non perdere una passeggiata mattutina nello stravagante mercato di Belem, ma occhio alle borse!
DORMIRE:
Casa del Frances – 45 S in camera doppia con bagno privato – sistemazione economica e centrale. Le camere non sono eccezionali ma pulite, ed almeno non ci sono molte zanzare. La cucina nel patio e’ uno spettacolo.
CICLAYO
DA FARE:
Nei pressi della città sono state rivenute alcune piramidi tombali ricche di tesori, risalenti ad una civiltà preincaica. Il museo archeologico dedicato al signore di Sipan e’ uno splendore. Ma e’ consigliabile affrontarlo con una guida per comprendere meglio la ricchezza dei ritrovamenti. Da non perdere un ceviche mixto al ristorante El Pescador.
DORMIRE:
Piramide Real Hotel – 55 S in camera doppia con bagno privato – situato a due passi dal centro, offre camere piccole ma ben curate con bagno e tv satellitare. Offre anche un’ariosa terrazza sul tetto.
PUNTA SAL
DA FARE:
Lunghe passeggiate sulla chilometrica spiaggia oceanica. Rilassarsi e poco più.
DORMIRE:
Hospedaje Las Terrassas – 60 S in camera doppia con bagno privato – gestito da un’emigrante inglese trasferitasi in Perù da oltre trent’anni, il posto e’ molto bello. Camere confortevoli, cucina a disposizione ed una stupenda terrazza per leggere e rilassarsi. Tramonti da paura.
LIMA
DA FARE:
Purtroppo ci fermiamo nella capitale peruviano solo un giorno, il tempo di fare due compere e prendere l’aereo per la Colombia.
DORMIRE:
Hostel Pay Purix – 21 S a persona in dormitorio da 12 con bagno privato – carino e soprattutto vicino all’aeroporto, e’ perfetto per chi abbia un volo presto o arrivi tardi in città. Il personale e’ molto gentile e simpatico.